Post by guidoVenerdì notte c'è stato un incidente mortale in Via Moscova a Milano.
Un'auto impazzita ha percorso tutta via Moscova in contromano (da Lgo
La Foppa) per poi fare un frontale con un altra auto in p.za San
Francesco. Due donne sono morte nello scontro (quelle che la
percorrevano in senso corretto). Al volante dell'auto impazzita,
ubriaco e incolume sembra fosse il figlio di Marcello Dell'Utri.
Qualcuno di voi ha sentito questa notizia in qualche telegiornale,
anche a livello regionale o letto in qualche giornale? ciao
http://ilgiorno.quotidiano.net/chan/87/8:4911399:/2003/11/06
Dell'Utri jr, scontro e coca
e Marinella Rossi
Un grave incidente, alla guida il figlio di un personaggio notissimo, una
donna in prognosi riservata. E poi c'è la droga. Sono gli ingredienti che
compongono uno scarno fascicolo inviato dai vigili urbani in Procura
quattro giorni dopo il fatto. Poche righe di sintesi, l'esito degli esami
tossicologici, e il rimbalzo al sostituto di turno. Come per togliersi un
peso, sia pure tardivamente.
Il 31 ottobre alle 6 del mattino viaggiava da solo, nell'auto intestata a
sua sorella, Marco Dell'Utri, il maggiore dei figli del parlamentare di
Forza Italia. Un ragazzo di 23 anni a bordo di un'auto, poco dopo l'alba, e
a pochi passi da casa sua. E' infatti in via Moscova, all'angolo con corso
di Porta Nuova, che si verifica l'incidente. La «Citroen Saxo» guidata dal
giovane si scontra con un'altra macchina, a bordo una donna di 34 anni,
Viviana Alejandra Paglietta. L'impatto è importante: il nucleo radiomobile
dei vigili urbani interviene pochi minuti dopo, nelle strade ancora deserte
di un tranquillo fine settimana.
Sia il giovane sia la donna vengono portati al vicinissimo Fatebenefratelli.
Ma mentre il ragazzo rifiuta il ricovero, dichiara di stare bene, la
giovane non se lo può permettere: è in gravissime condizioni. Viene prima
portata in Rianimazione, quindi trasferita giorni dopo in Neurochirurgia,
dove è tuttora, per un ematoma cerebrale sottodurale.
Starà a lei, quando potrà, valutare il peso della vicenda. Il fascicolo
giunto nelle mani del sostituto di turno, se la donna decidesse di
presentare querela, avrebbe a quel punto un titolo di reato: lesioni
colpose.
Sembrava un brutto incidente, come i tanti che infestano a cadenza
quotidiana la città. Non lo è. I vigili intervenuti osservano l'auto e
vedono che dentro c'è qualcosa di troppo evidente, persino abbagliante. Sul
tappetino a destra della guida della Saxo ci sono una siringa con ago, un
cucchiaino, della polvere bianca e del liquido residuo. Quasi certamente
droga.
È con imbarazzo e assoluta discrezione che i vigili chiamano i cani
antidroga del comando di polizia municipale. L'auto viene ispezionata e
annusata: e, a parte la siringa e il suo contenuto subito sequestrati, non
risulta altro. E ancora con assoluta discrezione, la sostanza trovata viene
inviata in un ufficio defilato, nel laboratorio chimico e tossicologico
dell'Agenzia delle dogane (che è l'ufficio fiscale) di via Marco Bruto 14.
L'esito è quasi immediato e scontato: cocaina e caffeina insieme, droga
potenziata dall'eccitante. C'è un sospetto: il giovane con ogni probabilità
l'aveva appena assunta. Se lo stupefacente possa avere avuto un ruolo
nell'incidente, o no, chi può dirlo? Comunque sia, Marco Dell'Utri
viene segnalato per violazione della legge sugli stupefacenti alla
Prefettura.
Così la cronaca cadenzata di quelle prime ore del 31 ottobre. Poi il
fascicolo si arena: non viene inviato in Procura per la convalida della
perquisizione sul veicolo. Giunge al magistrato di turno solo la sera del 4
novembre. Pochi fogli preceduti da un rapporto a dir poco laconico, una
ventina di righe che non danno conto nè della via dell'incidente, nè delle
modalità: neppure del fatto se la donna fosse a bordo di un'auto o a piedi.
di Tino Fiammetta